L’esperienza delle immagini, come quella delle parole, è nutrimento per la mente. A cambiare è il linguaggio con cui essa viene espressa.
Se una frase scritta acquista forza quando incontra il giusto modo per essere comunicata, un’immagine non è scevra dallo stesso bisogno per poter donare la propria energia e penetrare nella memoria poetica di chi la osserva.
Il momento ed il modo in cui ci avviciniamo ad un frammento di realtà, costruirà una finestra sempre aperta nel tempo su quello scorcio di esistenza che potrà essere fermato senza perdere la forza della propria vitalità.
Il gioco non è chiudere un’immagine perfetta in una cornice. E’ trasportare chi la osserva, dentro l’attimo vitale in cui essa è esistita. Sentirla addosso e pulsare insieme ad essa.
Non sono solo le immagini. Non sono solo le parole.